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Pinochet Ugarte, Augusto.

Militare e uomo politico cileno. Ricevuta un'educazione improntata al conservatorismo religioso, dopo essersi diplomato presso la scuola militare di Valparaíso nel 1937, intraprese la carriera militare percorrendone i vari gradi, fino a raggiungere quello di generale di corpo d'armata nel 1972. Nominato comandante supremo delle Forze Armate cilene nell'agosto 1973 dal presidente Salvador Allende (che aveva dato vita a Unidad Popular, un'esperienza di Governo aperta a tutte le forze della sinistra), P. venne inizialmente considerato un aderente alla corrente legalista e blandamente progressista interna all'esercito. L'11 settembre 1973, tradendo la fiducia di Allende, lo destituì con un cruento colpo di Stato militare nel quale lo stesso presidente socialista trovò la morte in circostanze mai chiarite. Grazie anche al supporto della CIA e degli Stati Uniti, che volevano bloccare un'ipotetica svolta socialista nell'America Latina, P. assunse la presidenza della Giunta militare (carica che originariamente avrebbe dovuto ruotare tra i suoi membri) e, nel dicembre 1974, dopo aver emarginato i generali con i quali aveva realizzato il golpe, si autoproclamò presidente della Repubblica. Durante i 17 anni di spietato regime dittatoriale (settembre 1973 - dicembre 1989), P. eliminò migliaia di oppositori, in cooperazione con i Governi di altri Paesi dell'America Latina retti da regimi militari e impegnati nella lotta contro i militanti della sinistra. In Cile, stando alle cifre di una Commissione di inchiesta indipendente, il numero di morti accertati e di desaparecidos superò le 3.000 unità, le persone perseguitate e torturate dalla polizia segreta furono almeno 28.000 e i Cileni costretti all'esilio ammontarono a 200.000. Personaggio ambiguo, sul piano economico P. si ispirò alle dottrine di Milton Friedman, astro nascente del monetarismo liberale. Puntando sull'appoggio dell'alta e media borghesia, ne favorì gli interessi e aprì il Paese agli investitori esteri, soprattutto statunitensi, al prezzo di un progressivo impoverimento delle classi più deboli e di un elevato tasso di disoccupazione. Nel 1980, alla ricerca di una legittimazione a livello internazionale, organizzò un pronunciamento plebiscitario (verosimilmente pilotato) che lo designò presidente del Cile fino al 1997. Presto, però, la pesante crisi economica interna alimentò il malcontento popolare, che sfociò in manifestazioni di piazza, appoggiate da settori della Chiesa cattolica locale. Dopo essere scampato a un attentato nel 1986, il dittatore cileno, non potendo contrastare a lungo le spinte riformiste, cercò di pilotarle: nel 1987 revocò lo stato di assedio, consentì il ritorno di numerosi esuli politici e legalizzò i partiti politici moderati e nel 1988 indisse un referendum in cui gli elettori dovevano scegliere tra la sua permanenza alla presidenza della Repubblica per altri otto anni o libere elezioni. Nonostante i brogli, P. non riuscì a ottenere la riconferma e venne sconfitto con il 55% di "no". Con le nuove elezioni presidenziali del dicembre 1989 passò le consegne al candidato dell'opposizione Patricio Alwyn, riuscendo comunque a farsi nominare comandante delle Forze Armate (fino al 1998) e senatore a vita, carica che gli garantì l'impunità giuridica. Nell'ottobre 1998, durante una visita in Gran Bretagna effettuata per motivi di salute, fu arrestato su mandato del giudice spagnolo Baltasar Garzón per 94 casi di tortura contro cittadini spagnoli e fu posto agli arresti domiciliari. Dopo una complessa battaglia legale, nel 1999 la magistratura britannica autorizzò l'estradizione dell'ex dittatore in Spagna, ma all'inizio del 2000 ne dispose la liberazione per motivi di salute. P. poté così far ritorno in patria, dove, però, la Corte Suprema gli revocò l'immunità, aprendo la strada all'incriminazione formale dell'ex dittatore, da parte della magistratura cilena, accusato di sparizione, omicidio o tortura di migliaia di oppositori del regime, nonché di frode ed evasione fiscale. Nel 2001 fu dichiarato non processabile per motivi di salute e nel 2002 si dimise dalla carica di senatore a vita. Pur essendo finito più volte agli arresti domiciliari, P. riuscì a evitare fino alla fine un processo vero e proprio (Valparaíso 1915 - Santiago del Cile 2006).
Augusto Pinochet